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L’affidamento diretto, per espressa previsione legislativa, non è una gara, ma una procedura “priva ex se di carattere propriamente comparativo e non soggetta ad una rigida procedimentalizzazione

T.A.R. Lazio, II-Bis, 11 novembre 2024, n. 19840

Rinviando ad una integrale lettura della pronuncia, segue una (estrema) sintesi dei fatti di causa.

Un Comune ha avviato “una consultazione di mercato” interpellando sei operatori economici, a ognuno dei quali ha richiesto “l’offerta economica per il servizio di conferimento” presso i rispettivi impianti “per l’anno 2024 del rifiuto indicato con il codice C.E.R 200108 (rifiuti biodegradabili di cucine e mense)”.

In conseguenza della predetta richiesta, hanno presentato offerta quattro operatori economici, tra i quali la ricorrente (che non figurava tra le imprese interpellate) che ha offerto un costo di € 93/Ton. , a fronte di un costo di € 86/Ton proposto dall’affidataria del servizio.

La ricorrente ha allora lamentato la violazione e falsa applicazione degli artt. 1 e 2 del D. Lgs. n. 36/2023. Violazione e falsa applicazione dei principi di concorrenza, par condicio, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa. Violazione e falsa applicazione del principio di economicità. Eccesso di potere per travisamento dei fatti, difetto di istruttoria e motivazione.

T.A.R. Lazio, II-Bis, 11 novembre 2024, n. 19840 respinge il ricorso.

Il Collegio rileva in primo luogo che “si è sicuramente al cospetto di un affidamento diretto ex art. 50, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 36/2023, e non di una procedura competitiva, sia essa negoziata o aperta, con il corredo di regole procedimentali e adempimenti, anche formali, che devono essere rispettate dalla Stazione Appaltante, la quale, quindi, in alcun modo era tenuta ad avviare un previo contraddittorio con l’odierna ricorrente“.

Detta qualificazione secondo il Collegio si “ricava inequivocabilmente: dall’esplicito richiamo dell’art. 50, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 36/2023; dall’importo del servizio oggetto di affidamento, inferiore alla soglia dei 140.000 euro; dalla effettuazione di un mero confronto tra preventivi e dall’assenza di una commissione giudicatrice nominata per la valutazione delle offerte, per cui la scelta del preventivo ritenuto più conveniente per l’A.C. risulta compiuta direttamente dal funzionario-Responsabile del Servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti del Comune, senza le formalità della seduta pubblica e senza l’elaborazione di una graduatoria finale tra le diverse proposte. Nè palesa la volontà di indire una gara vera e propria, neppure negoziata, la decisione dell’A. C. di interpellare sei operatori economici: l’art. 50, comma 1, lett. b), D. Lgs. n. 36/2023, infatti, consente l’affidamento diretto dei servizi e delle forniture, di importo inferiore a 140.000 euro, “anche senza” consultazione di più operatori economici e l’art. 3, comma 1, lett. d), dell’Allegato I.1 del medesimo Decreto prevede espressamente la facoltà per la Stazione Appaltante di interpellare più operatori“.

È evidente, dunque, che l’affidamento diretto, per espressa previsione legislativa, non è una gara, ma una procedura “priva ex se di carattere propriamente comparativo e non soggetta ad una rigida procedimentalizzazione, nella quale prevalgono, in ragione del limitato valore della spesa, esigenze di semplificazione per una maggiore accelerazione delle procedure” di acquisizione del servizio. E in cui “l’offerta, in sostanza, è una mera “proposta contrattuale” articolata dall’impresa in modo da rispondere alle richieste specifiche dell’amministrazione acquirente, sulla base dei parametri dalla stessa indicati, che non impegna a un confronto comparativo strutturato, né tantomeno a una “pesatura” dei contenuti delle proposte dei diversi operatori.” (T.A.R. Lombardia, Milano, 11/6/2024, n. 1778; Idem, n. 2968/2023).

 

 

Scritto da Elvis Cavalleri

Senior partner della società TrasP.A.re, specializzata in contratti pubblici; laureato in giurisprudenza, in scienze e gestione dei servizi (scienze della pubblica amministrazione) ed in scienze del servizio sociale; esperienza decennale in qualità di dipendente di pubbliche amministrazioni nella gestione di gare d'appalto; curatore scientifico del portale giurisprudenzappalti.it